domingo, 11 de noviembre de 2007

Il clima del Polo Sud, un problema evolutivo - Parte I


Negli ultimi 25 anni è aumentata la variabilità con una tendenza all'estremizzazione.
Con una temperatura media di -50,4 °C, il 2006 si pone tra i più freddi registrati alla base americana Amundsen-Scott. In un archivio che ha toccato il mezzo secolo di dati, tale valore apre un problema di direzione evolutiva del clima antartico, nello specifico della regione del Polo Sud. Se infatti si osserva l'andamento complessivo delle temperature medie annue, dal 1982 si può notare un'accresciuta variabilità intrannuale, in netto contrasto col trend precedente. Il grafico 1 dà una percezione visiva di tale disomogeneità (denti di sega più accentuati), che ben si accorda con la scomposizione dei dati per classi di ricorrenza. Il quadro seguente fa riferimento al cinquantennio completo:
3 sopra -48,5 °C (6%)
7 da -48,5 °C a -48,8 °C (14%)
7 da -48,9 °C a -49,2 °C (14%)
16 da -49,3 °C a -49,6 °C (32%)
7 da -49,7 °C a -50,0 °C (14%)
6 da -50,1 °C a -50,4 °C (12%)
4 sotto -50,4 °C (8%)

Se invece si analizza il periodo 1982-2006 (che, incidentalmente, si pone esattamente a metà del cinquantennio), le frequenze estreme raddoppiano:
3 sopra -48,5 °C (12%)
1 da -48,5 °C a -48,8 °C (4%)
4 da -48,9 °C a -49,2 °C (16%)
4 da -49,3 °C a -49,6 °C (16%)
3 da -49,7 °C a -50,0 °C (12%)
6 da -50,1 °C a -50,4 °C (24%)
4 sotto -50,4 (16%)

Fino al 1982, infatti, si dava un solo caso in cui la temperatura media annua aveva toccato la soglia dei -50 °C (nel 1976) e, per converso, mai si era saliti sopra ai -48,5 °C; nel periodo successivo, invece, si toccano valori sconosciuti, con sbalzi 'schizofrenici' ben riassunti dai casi seguenti:
1987 -50,6 °C
1988 -48,3 °C
1989 -50,1 °C
2005 -48,1 °C
2006 -50,4 °C

Vale qui la pena ricordare come il clima del Polo Sud, data anche la componente astronomica che, durante il semestre di luce, nelle 24 ore mantiene il sole sempre alla stessa altezza rispetto all'orizzonte, presenti una ridotta deviazione standard. Sulla scorta di tale premessa, le singole medie annue del primo venticinquennio appaiono più assestate intorno alla normale, come mostra il quadro successivo (tra parentesi, la deviazione standard):
1957-'81 -49,29 °C (0,39 °C)
1982-'06 -49,63 °C (0,84 °C)

Il clima del Polo Sud, un problema evolutivo - Parte II



Il forte raffreddamento dell'ultimo decennio non è sufficiente a stabilire quale sia il segno del
cambiamento.
La normale di Amundsen-Scott (1957-2006) si pone a -49,56 °C, ma fra il 1957-'66 e il 1997-2006 il Polo Sud si è raffreddato di 0,4 °C. A una variabilità intrannuale più accentuata, fa dunque da contrappunto una discesa delle temperature medie, che appare in decisa accelerazione negli ultimi due decenni, come mostra il grafico 2. Tutto ciò porterebbe a concludere nel senso di un'evoluzione climatica improntata in senso negativo: l'accentuarsi della variabilità intrannuale, infatti, è il probabile indizio d'un cambiamento. Sul segno di tale modifica, però, l'analisi della media mobile quinquennale induce a una certa cautela o, perlomeno, a una sospensione del giudizio. Il grafico 3 fornisce alcuni elementi di riflessione; attorno alla metà degli anni Ottanta si realizza un primo pessimum, che si prolunga e approfondisce tra la fine degli anni Novanta e l'inizio del terzo millennio; da qui, ha luogo una veloce risalita che, in pochi anni, produce una fase di optimum mai sperimentata nella storia della base. D'altro canto, basterebbe il dato empirico, come mostra il seguente quadro delle temperature medie annue:
2001 -49,8 °C
2002 -48,0 °C record storico positivo
2003 -49,6 °C
2004 -49,3 °C
2005 -48,1 °C

Il raffreddamento registrato nel 2006 non è sufficiente per definire la svolta, anche se resta la possibilità che l'andamento 2001-'05 non sia un optimum vero e proprio, bensì una parentesi in una fase di raffreddamento iniziata nella seconda metà degli anni Settanta. D'altro canto, non va nemmeno sottovalutato il fatto che nel 2006 El Niño abbia dato segni di risveglio. È stato infatti notato come, nell'anno successivo a un minimo del SOI (Southern Oscillation Index), al Polo Sud si realizzi un pronunciato raffreddamento; ciò è stato rilevato dopo gli eventi del 1982, 1992, 1993, 1994 e 1997, mentre il contrario ha fatto seguito alla Niña (Turner, pp. 12-13). Resta tuttavia il fatto che le teleconnessioni fra ENSO (El Niño Sothern Oscillation) e l'andamento del clima antartico non sono ancora definite.

Bibliografia:
J. TURNER, The El Niño-Southern Oscillation and the Antarctica, in «International Journal of Climatology», vol. 24, n. 1 (2004), pp. 1-31.

Polo Sud, l'inventario del freddo


Nell'ultimo decennio è cresciuta la frequenza dei mesi con temperature medie inferiori ai -60 °C.

Fra gli elementi di tipo descrittivo ed evolutivo che possono essere adottati per classificare il clima di una data località, oltre a quelli di tipo primario (temperature, precipitazioni) possono essere utili anche analisi basate su parametri diversi. Nel cinquantennale archivio della base americana Amundsen-Scott, per esempio, risulta curioso, ma anche indicativo, soffermarsi sulle temperature medie mensili al di sotto del limite dei -60 °C. Tale valore, al Polo Sud geografico viene raggiunto solo durante l'inverno, che in Antartide è la stagione che si prolunga da aprile a settembre; valori medi inferiori a -60 °C, invece, a Vostok si registrano pure a marzo e a ottobre.

Prendendo in esame la serie di Amundsen-Scott 1957-2006, si rinvengono 108 casi (sui 300 possibili) in cui si è raggiunto tale limite, mensilmente così ripartiti:
Apr. 10
Mag. 7
Giu. 17
Lug. 27
Ago. 24
Set. 23

Tenuto conto che la normale del semestre aprile - settembre è fissata a -58,8 °C, appare interessante notare quale sia stata la ripartizione dei casi su base decennale (tra parentesi, l'andamento delle temperature medie annuali per lo stesso decennio):
1957-'66 20 (-49,29 °C)
1967-'76 21 (-49,36 °C)
1977-'86 23 (-49,39 °C)
1987-'96 18 (-49,57 °C)
1997-2006 26 (-49,69 °C)

La decisa accelerazione dell'ultimo decennio risulta in linea con la costante discesa registrata dalle medie annue, mentre non lo è la contrazione del 1987-'96. Restringendo il campo di analisi ai singoli mesi, spicca la sequenza 1995-2000 di settembre: sei casi successivi di temperature inferiori ai -60 °C, mai registrate per nessun altro mese. D'altro canto, in accordo con quello che è il tipico andamento del Kernlose winter, non è infrequente che settembre risulti il mese più freddo (in mezzo secolo, è accaduto 13 volte): ma il decennio 1994-2003 spicca per una media di -60,7 °C, ovvero a -1,4 °C dalla normale.

Volendo offrire un quadro dei dieci mesi più freddi finora registrati al Polo Sud geografico, si evidenzia un'altra particolarità, cioè il forte abbassamento dei valori di luglio osservato nell'ultimo decennio, come si può desumere dai casi presenti nelle prime posizioni:
Luglio 2004 -67,0 °C
Agosto 1987 -66,8 °C
Luglio 1997 -65,9 °C
Settembre 1995 -65,4 °C
Luglio 2006 -65,2 °C
Agosto 1976 -65,1 °C
Agosto 1993 -64,9 °C
Luglio 1965 -64,4 °C
Giugno 2003 -64,4 °C
Luglio 1969 -64,2 °C