domingo, 24 de febrero de 2008

Sigue frío el Trópico

Las cosas del frío hay que contarlas por internet ya que a los periódicos no les gusta hacerlo.

Desde hace varios meses la franja tropical 20ºN-20ºS , que abarca el 34,2 % de la superficie terrestre, está más fría de lo normal. Arriba pongo un mapa de la anomalía térmica de la superficie del mar el pasado día 22 de Febrero. En algunas partes del Pacífico la anomalía negativa es de más de 3ºC. Al fenómeno se le denomina Niña.

La causa del frío es la persistencia de los vientos alisios en la región tropical. Los vientos alisios, que soplan del este hacia el oeste, producen en el mar un efecto de "upwelling", es decir, de afloramiento en superficie de agua profunda más fría. Cuando fallan, falla el afloramiento y el agua se calienta. Entonces se dice que hay Niño.

Las variaciones entre uno y otro fenómeno se miden con distintos índices. Unos tienen en cuenta las variaciones de los vientos y de las presiones que los mueven, y otros tienen en cuenta más la temperatura del mar. También existe ahora un índice más complejo que combina viento, presiones y temperatura del agua (el índice MEI).

El que pongo abajo es el índice Niño 3-4, que se refiere a la anomalía de la temperatura del agua en una zona determinada, la franja limitada por 5ºN y 5ºS de latitud, y 120ºW y 170ºW de longitud.

La zona tropical tiene mucha importancia en la configuración de lo que se llama "la circulación general atmosférica". Allí el aire tiende a ascender, como en una especie de chimenea. El aire en altura tiende luego a trasladarse hacia los polos y pone en movimiento la circulación general de vientos. Tradicionalmente se considera que está allí la locomotora del clima. Otros, minoritarios, le dan más importancia en el clima general del globo a los movimientos de las masas superficiales que atacan desde los Polos.

La climatología es tan compleja como interesante. Es una pena que se aborde el clima siempre desde una perspectiva negativa, atemorizada, supersticiosa. Lo detesto.


(fuente del mapa de arriba: Unisys Weather)

posted by Antón Uriarte @ 11:30 PM

miércoles, 13 de febrero de 2008

Solar Activity Diminishes; Researchers Predict Another Ice Age


Global Cooling comes back in a big way



Dr. Kenneth Tapping is worried about the sun. Solar activity comes in regular cycles, but the latest one is refusing to start. Sunspots have all but vanished, and activity is suspiciously quiet. The last time this happened was 400 years ago -- and it signaled a solar event known as a "Maunder Minimum," along with the start of what we now call the "Little Ice Age."

Tapping, a solar researcher and project director for Canada's National Research Council, says it may be happening again. Overseeing a giant radio telescope he calls a "stethoscope for the sun," Tapping says, if the pattern doesn't change quickly, the earth is in for some very chilly weather.

During the Little Ice Age, global temperatures dropped sharply. New York Harbor froze hard enough to allow people to walk from Manhattan to Staten Island, and in Britain, people reported sighting eskimos paddling canoes off the coast. Glaciers in Norway grew up to 100 meters a year, destroying farms and villages.

But will it happen again?

In 2005, Russian astronomer Khabibullo Abdusamatov predicted the sun would soon peak, triggering a rapid decline in world temperatures. Only last month, the view was echoed by Dr. Oleg Sorokhtin, a fellow of the Russian Academy of Natural Sciences. who advised the world to "stock up on fur coats." Sorokhtin, who calls man's contribution to climate change "a drop in the bucket," predicts the solar minimum to occur by the year 2040, with icy weather lasting till 2100 or beyond.

Observational data seems to support the claims -- or doesn't contradict it, at least. According to data from Britain's Met Office, the earth has cooled very slightly since 1998. The Met Office says global warming "will pick up again shortly." Others aren't so sure.

Researcher Dr. Timothy Patterson, director of the Geoscience Center at Carleton University, shares the concern. Patterson is finding "excellent correlations" between solar fluctuations, a relationship that historically, he says doesn't exist between CO2 and past climate changes. According to Patterson. we shouldn't be surprised by a solar link. "The sun [is] the ultimate source of energy on this planet," he says.

Such research dates back to 1991, when the Danish Meteorological Institute released a study showing that world temperatures over the past several centuries correlated very closely with solar cycles. A 2004 study by the Max Planck Institute found a similar correlation, but concluded the timing was only coincidental, as the solar variance seemed too small to explain temperature changes.

However, researchers at DMI continued to work, eventually discovering what they believe to be the link. The key factor isn't changes in solar output, but rather changes in the sun's magnetosphere A stronger field shields the earth more from cosmic rays, which act as "seeds" for cloud formation. The result is less cloud cover, and a warming planet. When the field weakens, clouds increases, reflecting more light back to space, and the earth cools off.

Recently, lead researcher Henrik Svensmark was able to experimentally verify the link between cosmic rays and cloud formation, in a cloud chamber experiment called "SKY" at the Danish National Space Center. CERN plans a similar experiment this year.

Even NASA's Goddard Institute of Space Studies -- long the nation's most ardent champion of anthropogenic global warming -- is getting in on the act. Drew Shindell, a researcher at GISS, says there are some "interesting relationships we don't fully understand" between solar activity and climate.

martes, 12 de febrero de 2008

ENFRIAMIENTO GLOBAL


Temperature in discesa sul nostro Pianeta nel mese di Gennaio; la tendenza sta confermandosi anche lungo Febbraio. Le cause sono poco conosciute, al momento, anche se è evidente la preponderanza tra esse del fenomeno di La Nina.

Stanno calando sensibilmente le temperature del nostro Pianeta, e dell'Emisfero Nord in particolare, e la tendenza è evidente per il mese di Gennaio 2008.

Sono infatti usciti gli ultimi dati della NASA riguardanti le anomalie termiche sul nostro Pianeta riferite a tale mese appena trascorso.

Per quello che riguarda la media complessiva delle stazioni meteorologiche mondiali, paragonate alla norma del trentennio di riferimento 1951-80 (un trentennio dunque piuttosto freddo), il mese ha avuto un'anomalia di +0,31°C, quando nell'intero anno 2007, in mese più "fresco" era stato Luglio, con anomalia termica di +0,53°C.
Ma un'anomalia termica positiva così contenuta manca, a livello mondiale, dal mese di dicembre dell'anno 2000, quando essa fu di +0,31°C.

Da notare che, negli ultimi 14 anni, la media annua è stata sempre superiore ai +0,4°C, ed è stato così per tutti gli anni compresi tra il 1988 ed il 2007, ad eccezione dei tre anni tra il 1992 ed il 1994 interessati dalle ceneri emesse dal vulcano Pinatubo, che causarono un raffreddamento globale, e con scarti termici compresi tra +0,15° e +0,32°C.

Dunque, siamo tornati ai livelli termici di 8 anni fa, e forse ancora prima, con un notevole passo indietro del "Global Warming".

I primi "sintomi" di questo raffreddamento lo avevamo visto con l'Inverno record (per alcune zone Sudamericane), che aveva interessato il Sud Emisfero, che, però, è relativamente povero di stazioni meteorologiche, e non era riuscito ad influenzare di molto le temperature globali.

Ma adesso l'inverno del Nord Emisfero, Europa a parte, è notevolmente freddo, e la sua influenza sul Global Warming la si è vista.

Il mese di Gennaio 2008 mostra infatti un'anomalia di soli +0,32°C rispetto alla norma, mentre Dicembre 2007 era stato più caldo del normale di +1,08°C.

Tale mese di Gennaio, per il nostro Emisfero, è risultato il più freddo dal 1989, ed il mese più fresco, in termini assoluti di scarto dalla norma, dall'Ottobre del 1996.

L'anomalia termica risulta ancora più accentuata se si considerano le temperature combinate Atmosfera - Oceano, che hanno visto un mese di Gennaio quasi normale, con anomalia di +0,12°C, risultando il mese più fresco dal Maggio 1995.

Ma quali i motivi di questo vistoso balzo all'indietro delle temperature mondiali?

Anzitutto occorre considerare il fenomeno della Nina, quest'anno veramente possente, e tornata ai livelli del periodo 1999-2001, mentre gli anni tra il 2002 ed il 2007 sono stati quasi per intero dominati dal Nino.

Il raffreddamento dell'Oceano Pacifico Equatoriale ha in un certo senso "raffreddato" le temperature globali, ma non è comunque decisivo, in quanto anche gli anni sopra citati, tra il 1999 ed il 2001, ebbero temperature più calde della norma tra gli 0,5° ed i +0,7°C.

Quest'anno non ci sono stati neanche eventi vulcanici di grande portata come fu il Pinatubo nel 1991, in grado di raffreddare le temperature globali grazie alle sue ceneri immesse nell'atmosfera.

L'unica causa alla quale guardare con una certa sicurezza è il minimo solare, raggiunto in questo periodo, così come accadde anche nel 1996, altro anno di minimo caratterizzato da una media annua di +0,39°C.

Stiamo notando che la tendenza al raffreddamento globale, anche più accentuata rispetto allo scorso mese, sta proseguendo anche durante questo mese di Febbraio.

Dalla mappa, comunque, notiamo un mese di Gennaio molto caldo in particolare sulla Siberia settentrionale, e l'Artico prospiciente, la Scandinavia, e parte dell'Europa, e freddo invece in Antartide, sulla Groenlandia, sulla Siberia orientale, ed in particolare sull'Asia Centro Meridionale, e la zona del Mar Caspio.